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11-2014

Ludopatia e mancanza di lavoro: due facce della stessa medaglia?

Sabato 29 Novembre, presso l’istituto superiore I.I.S. “G. Antonietti” di Iseo, grazie all’interessamento della Professoressa Elisa Maria Fontana, presidente del Lions Club Sebino, ed all’immediato interesse mostrato dal dirigente scolastico Dott. Diego Parzani per gli argomenti trattati nell’ambito del Service nazionale sull’argomento, si è tenuto un convegno aperto agli studenti ed alla cittadinanza dal titolo “Help emergenza lavoro, ludopatia, sovraindebitamento e usura”.

Dopo l’apertura dei lavori effettuata dal nostro Governatore Giampiero Callegari con i saluti di rito ad ospiti ed autorità presenti, ha preso la parola per il primo intervento Luciano Aldo Ferrari (coordinatore multidistrettuale GLT) che, ripercorrendo gli episodi economico finanziari salienti degli ultimi anni, quelli della crisi, è stato in grado in poco più di mezz’ora di effettuare un chiaro quadro della situazione nella quale l’economia si trova attualmente; sono state sapientemente spiegate la stagnazione, la crisi, il calo dei consumi ed il calo del lavoro, per un quadro completo, drammaticamente chiaro e comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

Luciano ci ha ricordato come questa sia la terza volta nella storia moderna che il mondo occidentale, legato al capitale, si trovi in una profonda crisi generata da squilibri e situazioni finanziariamente delicate che hanno, come un domino, innescato una serie di effetti negativi a catena.

Questa chiara esposizione delle origini della crisi e della situazione attuale ha costituito lo sfondo e la cornice per gli interventi successivi, che hanno approfondito vari aspetti che la situazione odierna generale ha creato e che spesso trovano tra loro una correlazione diretta.

Nel suo intervento il Dott. Luciano Eusebi ha evidenziato, con una semplice domanda rivolta alla platea, come ci sia spesso una percezione difforme dal reale stato delle cose riguardo ad alcuni argomenti, tra i quali il fenomeno legato al gioco d’azzardo che non fa purtroppo eccezione. Interessante il suo intervento riguardo ai devastanti fenomeni dell’usura ai quali si arriva perché spesso i canali “normali” di accesso al credito sono preclusi a persone o aziende in difficolta; risulta persino grottesco constatare come in alcune situazioni siano gli stessi istituti bancari o emanazioni di controllo dello stato  ad applicare interessi sul debito talmente elevati da essere considerati usura persino dalla legge.

L’intervento del Dott. Michele Venni della Caritas è stato quanto mai esemplificativo di come negli ultimi anni sia cambiato il quadro sociale delle persone che si trovano in condizioni di profonda necessità. Con il suo tono sempre pacato il luminare ha dipinto un quadro veramente preoccupante dell’evolversi della situazione generale. Negli ultimi anni si sono viste una serie di categorie di persone arrivare a chiedere aiuto in condizioni di estrema necessità, ma la cosa che più inquieta è che queste stesse persone si sono trovate nel giro di brevissimo tempo non solo a non poter mantenere un minimo tenore di vita, ma a non poter più far fronte alla spesa corrente per i servizi essenziali o per il rimborso dei debiti contratti.

Michele Venni ha anche evidenziato come la nostra società, denominata del benessere, sia in realtà molto, forse troppo, concentrata sul possesso di beni materiali, spesso futili o perlomeno non indispensabili, dallo stesso più correttamente  ribattezzata società del “ben avere”.

L’ultimo intervento fatto dal moderatore dell’incontro Dott. Claudio Baroni, vice direttore del Giornale di Brescia, ha riportato alcuni semplici fatti di cronaca verificatisi negli ultimi anni, che hanno immediatamente evidenziato come gli effetti della ludopatia siano assolutamente devastanti sottolineando quanto il fenomeno sia oggi difficile da far emergere se non quando si manifesta sotto forma di episodi tanto eclatanti da guadagnare gli “onori” della cronaca. Risultano veramente impressionanti le cifre che girano intorno al gioco d’azzardo, e sono cifre ufficiali che riguardano il solo gioco legale; si parla di decine di milioni di euro per la sola provincia di Brescia e si riscontra che una grande percentuale dei giocatori abituali è composta da persone che non hanno un lavoro fisso o sono totalmente disoccupate.

Dagli argomenti esposti è immediato collegare facilmente fra loro il fenomeno della ludopatia, dell’ usura alla mancanza di lavoro considerandole differenti sfaccettature della complessa e difficile situazione economico-sociale dei giorni nostri; questi, tutti argomenti adatti ad una profonda riflessione non soltanto per i Lions presenti al convegno, ma anche e soprattutto per i molti studenti dell’istituto superiore intervenuti all’evento.

11-2013

Molti Club per un unico grande evento

Sedici! Con anche quattro Leo club, tanti sono i Club del nostro distretto che hanno aderito all’iniziativa del Lions Club Valtrompia che ha organizzato uno splendido concerto al teatro grande di Brescia dal titolo “Viva Verdi: una vita per la musica”.
L’obbiettivo, pienamente centrato, che il Club organizzatore si era prefisso nell’organizzare questo evento era quello di raccogliere fondi per l’Associazione Comunità Mamrè Onlus, la quale “…fondata nel 2001, si occupa di salute mentale in contesti multiculturali e si rivolge a persone italiane e migranti. Scopo dell’Associazione è lo svolgimento di attività nell’ambito dell’etnopsichiatria, della mediazione culturale e della prevenzione del disagio psichico e sociale delle persone migranti. Opera nelle Istituzioni Scolastiche, promuove attività di formazione e svolge ricerca nel campo della salute mentale e dei sistemi di cura tradizionali; i principi su cui si fonda l’Associazione Mamrè sono quelli della giustizia sociale, dell’accoglienza, del dialogo e della tutela dei diritti civili”.
In occasione dei 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, l’intera serata ha voluto ripercorrere le tappe della vita del grande compositore italiano, con gli episodi salienti sapientemente narrati da Roberto Benevenia e con l’introduzione e la conclusione dell’evento affidate del nostro socio Flaminio Valseriati.
Un programma con i migliori pezzi tratti dalle numerose opere di successo di Verdi e magistralmente interpretate dall'Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Giancarlo De Lorenzo con la Corale Giuseppe Verdi coordinata dal Direttore Fabrizio Cassi. Non sono mancate nemmeno le voci soliste a questa serata verdiana, messe a disposizione dalla Fondazione Luciano Pavarotti: si tratta di giovani cantanti già in carriera, dal soprano Sara Cappellini Maggiore al mezzosoprano Rosa Fiocco, dal tenore Angelo Fiore al baritono Daniele Antonangeli.
Presenti le massime autorità cittadine, moltissimi soci Lions e Leo accompagnati da tanti ospiti, la serata può essere definita un vero successo; il maggiore teatro della città tutto esaurito!
La collaborazione tra tutti questi soggetti ha permesso di raggiungere un obbiettivo comune che nessuno singolarmente avrebbe potuto raggiungere, confermando ancora una volta che uniti si possono fare grandi cose.

06-2012

Il nostro contributo ad un opera imponente

La conservazione del patrimonio artistico e culturale della nostra città è una tra i service che noi del Lions Club Brescia Host facciamo abitualmente. In quanto a costruzioni storiche di grande pregio Brescia può essere considerata una città ricca e può vantare una quantità di monumenti ed edifici di estremo interesse nonché di grande bellezza artistica. Il tempo però trascorre inesorabile per tutti e queste opere non fanno eccezione, ne subiscono gli effetti, invecchiano si degradano lentamente, ma inesorabilmente e, per evitare di perderli per sempre, vanno curate.
La Chiesa di S. Maria della Carità è un edifico adiacente all'omonimo convento, le cui prime origini sono di metà del 1600 che nasconde, dietro una sobria facciata, un'architettura a pianta ottagonale ispirata alla chiesa della Salute di Venezia e degli interni in uno splendido barocco di straordinaria fattura e pregio, ricchissimi di marmi.
La comunità bresciana ha capito l'importanza di questo edificio e l'assoluta necessità di intervenire con un'immensa opera di restauro integrale, finanziata in buona parte dalla fondazione CAB (promotrice e capofila del progetto), ma anche da privati cittadini e da noi Lions.
La cifra finale raccolta è davvero imponente oltre 2 milioni di euro, di questi quasi mezzo milione proviene direttamente da centinaia di donazioni effettuate da cittadini privati. La quantità di denaro raccolto ed impiegato è già di per se importante, in un periodo come il presente è testimonianza ancora più forte di quanto i cittadini Bresciani siano attenti al loro patrimonio artistico.
Alcuni Lions Club bresciani si sono uniti a questo grande sforzo di conservazione del patrimonio cittadino contribuendo, con il loro seppur modesto sostegno, a restituire a tutta la cittadinanza un importante pezzo della sua storia ed un edificio di enorme valore artistico, che è passato dall'essere inagibile e pericolante a venire aperto alle visite del pubblico completamente restaurato in ogni sua parte interna ed esterna.
 

Immagine di F. Martinelli, FAI

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