Riunioni
Soci

http://www.lionsclubs.org/IT/news-media/videos/centennial.php

ANNO SOCIALE 2016-17

The International Association of Lions Clubs

Distretto 108Yb Sicilia

Governatore del Centenario: dott. Vincenzo Spata

 

Club di Gela

anno sociale 2016-2017

Presidente del Centenario ing. Francesco Butera

https://tuttolionssicilia2016.wordpress.com/category/lc-gela/

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(letto in occasione del Passaggio della Campana  il 17 Giugno 2016)

Autorità Lions, Autorità civili, Graditi ospiti, Gentili signore, Amici Lions
Vi porgo il mio più cordiale saluto.
 

E’ per me un grande onore assumere la Presidenza di questo prestigioso Club…..è un grande impegno ed una grande responsabilità.
Vi ringrazio per avermi affidato questo incarico.

Non posso non ricordare l’anno che sta per concludersi:

  • che mi ha visto impegnato in qualità di Vice Presidente del nostro glorioso CLUB, non un Vice in standby, ma al servizio del CLUB, come spero lo siano gli altri e cioè l’Immediato Past ed i Vice Presidenti, come lo sono stato negli anni passati, del resto, fra le tante cose fatte ne ricordo una sola che è la nascita del nostro SITO “LIONS CLUB GELA” nato il 6 settembre 2015, che molti di voi hanno già consultato e che vi prego di consultare tutti quanti, anche perché oltre alle 10 pagine visibili a tutti ed in tutto il mondo, ve ne sono altre 8 di pagine visibili solo da noi SOCI mediante password che poi vi fornirò.
  • e che mi ha visto impegnato anche come Segretario della VIII CIRCOSCRIZIONE, che mi ha dato l’opportunità di crescere ancor di più Lionisticamente, di arricchirmi di tanti amici LIONS, avendo girato in lungo ed in largo la Sicilia, ed in particolare voglio ricordare una persona con la quale ho condiviso intere giornate: in auto, in ufficio per organizzazione di manifestazioni Lions, nei vari Gabinetti Distrettuali e negli incontri dei 10 CLUB della Circoscrizione, , che fra poche ore avrebbe dovuto festeggiare il compleanno, con la quale si era stretto un forte legame di amicizia sincera, mi chiamava addirittura “Compà”, per il quale chiedo ai presenti per il PRESIDENTE MASSIMO GIORDANO un applauso.           

Il nuovo anno sociale sarà la prosecuzione della storia di questo club e la mia attenzione sarà rivolta a seguire e sviluppare le linee già tracciate da coloro che nel tempo mi hanno preceduto, concentrando gli sforzi nell’ambito dell’attivismo civile, della solidarietà e dello spirito di aggregazione e fratellanza fra i soci.

L’anno che è appena trascorso ha segnato per il nostro Club una tappa importante perché importanti sono sempre le manifestazioni umane ed ognuno di noi dà sempre il meglio di sé quando compie un’azione e quando cerca di confrontarsi con gli altri.
A Tonino un grazie particolare per il suo grande impegno che, non solo ha permesso di realizzare i service programmati, ma ha dato la giusta visibilità al nostro club.  A lui, che sarà parte integrante del nuovo Consiglio Direttivo, auguro occasioni di maggiore impegno Lions che, sono certo, non potranno mancargli.
Numerose e di rilievo sono state le iniziative dell’anno appena conclusosi.
Questa sera quindi è giusto, oltreché doveroso, evidenziarlo.  A nome del Club …. Grazie Tonino.

L’odierna circostanza, pur nella necessaria esigenza di sintesi, mi induce a qualche riflessione sulla quale, tra l’altro, avremo modo di tornare nel corso dell’anno che ci attende,….. rivolta a me stesso prima che agli altri, circa il senso, che è anche il valore del Lions.
Il Lions è principalmente servizio: servizio a vantaggio del territorio nel quale si opera…. Servizio a vantaggio di quanti ancora subiscono l’emarginazione, soffrono le malattie e versano in condizione di difficoltà.  Nel concetto di servizio, e non certo quale elemento di distinzione sociale, assume rilevante significato il ruolo di Leadership che è insito nella condizione dell’essere Lions.
A voi tutti, amici, chiedo partecipazione e condivisione nella vita del club perché….. tutto questo…… ha un senso solo se viene condiviso.
Questa è la vera ricchezza dell’appartenenza al Club: l’orgoglio di far parte di un insieme di persone con spirito di gruppo e orgoglio di appartenenza con lo scopo di rappresentare, per tutti, un riferimento costante.
Noi Lions, che facciamo parte di un Club di tradizione, possiamo e dobbiamo fare opinione con la sensibilità e la professionalità che ci contraddistingue.
Gli incontri che avremo l’opportunità di organizzare, grazie alle iniziative, alla collaborazione ed alla partecipazione di tutti voi, saranno finalizzate a questo.

Un cenno al programma che stiamo predisponendo e che pensiamo di sviluppare nel nostro anno sociale;
Un programma che pone obiettivi di alto profilo …..ambiziosi, sfidanti ma certamente raggiungibili.

Cito solo alcuni dei SERVICE e relativi Comitati, che saranno riattivati, di cui uno formato da sole donne

"I GIOVANI E LA SICUREZZA STRADALE" - "INCIDENTI IN AMBIENTE DOMESTICO"   - 

"ETICA E LEGALITA’ "

Presidente Comitato: Immediato Past Presidente GAGLIANO TONINO

"POSTER PER LA PACE" -"CENTENARIO: I GIOVANI" - "LA FAMIGLIA DI OGGI: QUALI VALORI?"

Presidente Comitato: 1a V. Presidente GIURRANDINO FRANCESCA

-  "PROGETTO MARTINA" –

    "PROGETTO ITALIA PER I PAESI NEL BISOGNO: ONLUS SOLIDARIETA’ SANITARIA SO.SAN"

Presidente Comitato: 2° V. Presidente SAUNA SALVATORE

- "CENTENARIO: LA VISTA"    -    "UNITA’ MOBILE OFTALMICA"

   "ONLUS RACCOLTA OCCHIALI USATI"

Presidente Comitato: V. Presidente Com. Soci TRAINITO GAETANO

- "CENTENARIO: L’AMBIENTE" -  "SICILIA FRONTIERA DEL MEDITERRANEO" -

    "TUTELA DEL MARE E DELLE COSTE"

Presidente Comitato: il Cerimoniere  CALACIURA VINCENZO

- "CENTENARIO: LA FAME"  -  "HELP LAVORO GIOVANI"  -  "HELP EMERGENZA LAVORO…"

Presidente Comitato: il Segretario GENNUSO GIUSEPPE

 

Altro obiettivo ambizioso, e che sono sicuro raggiungeremo insieme, è quello di stimolare lo spirito di aggregazione nel nostro Club. Infatti tutti i soci saranno coinvolti in almeno uno dei comitati service.
Ogni socio dovrebbe alzarsi in piedi e dire “ho avuto un’idea”, esporla ed indicare i modi per realizzarla.

I comitati al completo dei nomi dei componenti, assieme al programma dell’intero anno sociale 2016-2017, li troverete sul nostro sito fra pochi giorni.

Come avete notato abbiamo creato il gruppo WhatsApp del CLUB per le informazioni più immediate.

Nulla vieta di creare, poi, i gruppi dei Comitati dei Service. Ovviamente utilizzeremo anche le mail, come fatto in precedenza.

Questi programmi di massima sono ambiziosi ma certamente adeguati ad un Club di prestigio come il nostro che ricordiamoci è attivo da più di 50 anni. Un Club storico e di prestigio, che ho l’onore di rappresentare nell’occasione del 100° anniversario del LIONS CLUB INTERNATIONAL che dovrà essere celebrato e che deve darsi obiettivi di assoluto rilievo…. e tutti, dico tutti siamo chiamati a partecipare e contribuire per la realizzazione dei progetti che il direttivo, in assoluta e totale condivisione, spero individui e che presto vi verranno sottoposti.

Non preoccupatevi. Non verranno trascurati i momenti ricreativi che pure fanno parte integrante e fondamentale delle iniziative utili a rendere piacevole lo spirito di appartenenza e condivisione del Club migliorandone la capacità di comunicazione e conoscenza fra i soci.

Infatti è prevista la “prima” uscita per partecipare alla Rappresentazione della tragedia “DIONYSUS - IL DIO NATO DUE VOLTE” da Le Baccanti di Euripide sponsorizzato anche dal L.C. Piazza Armerina ottenendo lo sconto per noi Lions. Vi prego di partecipare allo scopo di incentivare la riuscita affinché possano ripetersi questi tipi di rappresentazione nella nostra zona geografica nonché Circoscrizione Lionistica. Tra poco passeranno ad ogni tavolo per le adesioni.

Vista l’ora passo subito a comunicare la costituzione del team operativo.
(per la carica di Segretario ho inteso individuare una figura di supporto al fine di semplificare e rendere meno impegnativo il lavoro del singolo, in funzione soprattutto dell’anno particolare che interesserà il LIONS CLUB INTERNATIONAL e quindi anche il nostro club che celebrerà il suo 100° anniversario)

- Presidente     BUTERA FRANCESCO
- Imm. Past. Pres.  GAGLIANO TONINO
- 1° Vice Pres.           GIURRANDINO FRANCESCA
- 2° Vice Pres.                SAUNA SALVATORE
- Segretario     GENNUSO GIUSEPPE (Vice MINASOLA ROSARIO)
- Cerimoniere       CALACIURA VINCENZO (Vice PSAILA SALVATORE)
- Tesoriere                  RAITANO GIUSEPPE (Vice NASTASI MARCO)

- Officer Telematico   RANDAZZO FELICIA

- Censore                    RUSSELLO GIACOMO
- Consiglieri      DI BARTOLO GRAZIO, MIGLIORE SALVATORE,  MINASOLA ROSARIO, NASTASI MARCO, PELLEGRINO FRANCESCO, PSAILA SALVATORE e TANDURELLA LUIGI

- Pres. Com. Soci       TRINGALI SALVATORE FRANCO
- Vice Pres. Com. Soci     TRAINITO GAETANO 
- Componente Com. Soci      ZEGOVIN MARIO

Inoltre, mi avvarrò di:

- Revisori dei Conti CRISAFULLI FABRIZIO e GENNUSO NICOLA

Concludo sicuro di poter contare sull’aiuto e la partecipazione di ciascuno di voi, in un momento sociale certamente non facile, ma dove il vostro impegno di veri Lions può e deve servire a rendere la vita di chi ha veramente bisogno…..migliore.

Non dimentichiamo mai, amici Lions, di essere al servizio degli altri.
Se sbaglierò durante il mio percorso di servizio vi prego:  correggetemi.
Grazie per il vostro tempo.
Buon proseguimento di serata

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ANNO SOCIALE 2015-16

The International Association of Lions Clubs

Distretto 108Yb Sicilia

Governatore: Franco Freni Terranova

 

Club di Gela

anno sociale 2015-2016, presidente avv. Antonio Gagliano

Gela   30 aprile 2016;

(Discorso in occasione della ricorrenza della 53a Charter e della cerimonia di gemellaggio con i clubs di Termini Imerese Host e di Termini Himera Cerere)

 

Illustri Ospiti, carissimi Soci, intervenuti tutti, con l’incedere degli anni la ricorrenza del genetliaco evoca ad ogni persona un velo di tristezza perché sempre più tempo ci fa sentire dietro le nostre spalle e sempre meno ce ne fa intravedere davanti il nostro cammino ma per un ente, per un’associazione, insomma per un club, addirittura per un club “service”, lo scorrere del tempo, il cumularsi degli anni, di tanti anni rappresenta una condizione di privilegio, senz’altro un punto di merito, che suscita soddisfazione, compiacimento.

E’ quindi con profondo orgoglio che oggi, da presidente, celebro il 53° anniversario della Charter del Lions Club di Gela che ha percorso tanta strada da quel lontano aprile 1963, quando si riunirono per costituirlo sedici fondatori (invero si dice che avrebbero potuto, sin da subito, essere anche diciassette ma, prudentemente, preferirono rinviare l’ingresso di un altro amico all’anno successivo per abbinarlo a quello di un altro nuovo socio sicchè subito il numero passò da sedici a diciotto!!).

Possiamo star certi che molta altra strada ancora percorrerà il nostro club godendo di così buona salute.

Tanto tempo, tanta strada, ma piena di tappe, di impegni, di iniziative, di opere, di ricordi, di servizio. Impossibile ricordarle tutte ….specie poi con questa voce…

Ma per qualcuna di quelle tappe, che proprio oggi appare molto attuale, vale la pena fare uno sforzo.

L’itinerario turistico, che studiammo e pubblicammo nell’ambito di articolati gemellaggi con i clubs di Agrigento e Siracusa volto innanzitutto alla promozione del territorio ed alla conservazione della memoria storica, denominato “Sul cammino di Gelone” e che muove dalla città dei templi, per transitare in questa nostra delle mura timoleontee e quindi giungere a quella ionica che ospita l’impareggiabile teatro.

Ed ancora l’idea di riprodurre, così divulgandone la conoscenza e l’intramontabile idea di bellezza che esse trasmettono, le are fittili degli inizi del quinto secolo avanti Cristo, di recente scoperta e che i più grandi Musei del Mondo si contendono per poterle anche solo per qualche giorno esporre.

Per non dire dello sforzo posto in essere per raccogliere antiche storie oramai quasi disperse ed usanze popolari pubblicandole, e così tramandandole, nel volume “Storie ed usanze popolari di Gela”. Ed un cenno meritano le tante nostre iniziative ed il sostegno ai programmi di solidarietà per la prevenzione della cecità e di altre patologie.

Non indugio ancora sul passato. Vado quindi al presente.

Anche in questo anno, pur tra qualche non secondario intoppo, abbiamo cercato di proseguire nella strada, di lasciare qualche traccia del nostro impegno lionistico che è innanzitutto servizio per la comunità e per il prossimo.

Abbiamo voluto dare anche nella nostra realtà risalto al service distrettuale sulla “Sicilia, isola tra mito e realtà” con ripetute iniziative volte a diffondere la conoscenza, anche tra i soci, del barocco siciliano e delle nostre peculiarità enogastronomiche.

Non abbiamo voluto trascurare il service nazionale incentrato su EXPO 2015 e sul tema “nutrire il pianeta”, portando il segno della nostra presenza nello stand che il Lions ha allestito in quella epocale esposizione universale e partecipando ad alcune iniziative di studio che proprio i Lions hanno organizzato nell’ambito dell’Expò milanese. Abbiamo in corso anche per questo anno  il progetto Martina, volto alla presa di coscienza da parte delle giovani generazioni sui rischi delle patologie tumorali e sugli stili di vita che servano a prevenirle.

 

Il nostro lavoro, il nostro sacrificio, si è però incentrato su due temi che, entrambi, hanno uno sviluppo proprio in questa giornata.

Il primo è stato quello di suscitare una riflessione in capo a quante più persone possibile sul principio, sul valore della dignità della persona a partire proprio da coloro che consideriamo reprobi, forse anche indegni. Così abbiamo organizzato una due giorni, con la partecipazione del presidente emerito della Corte Costituzionale prof. Giovanni Maria Flick e di tanti altri studiosi, sulla dignità del reo e sul suo reinserimento sociale e, proprio oggi, , abbiamo avuto notizia del fatto che il Comune di Gela ci ha affidato una area pubblica della nostra città che noi, mantenendo fede ad una promessa allora fatta, provvederemo a rimettere un po’ in sesto avvalendoci proprio del lavoro di una cooperativa di ex detenuti.

 

Il secondo tema è proprio quello che celebriamo oggi, il gemellaggio con i due clubs di Termini Imerese, Termini Imerese Host e Termini Himera Cerere.

Cosa è un gemellaggio tra clubs? E’ al contempo un segno, una testimonianza, ed un impegno, una promessa.

E’ un segno perché vuole evidenziare un legame, una traccia, un qualcosa di importante in comune tra due comunità.

E’ un impegno perché indica che i soci tutti dei due clubs faranno qualcosa assieme, si adopereranno per dare sempre più valore, più significato, più pregnanza a quel legame, a quel filo conduttore, a quel vissuto, a quella  storia comune.

Cosa rappresenta il gemellaggio tra i nostri clubs di Gela e Termini Imerese e così, nella sostanza, il gemellaggio, seppur “particolare”, tra queste due città?

E’ un gemellaggio che rappresenta al contempo storia, antichissima, primordiale storia, e quindi presente, attualità contemporaneità e, forse, che rappresenterà anche futuro, che correrà anche per i giorni avvenire.

Insomma un filo che ci collega tra passato, presente e futuro in virtù delle nostre comuni radici, della nostra più antica storia, dei percorsi così affini e che si sono incrociati dentro un evento memorabile di circa un millennio e mezzo fa, quando le città greche di Sicilia, al comando di Gelone, del geloo Gelone poi tiranno di Siracusa, ingaggiarono epica battaglia proprio in quel di Himera contro l’esercito cartaginese: la storia di queste nostre comunità, già allora, si giocò tutta sullo stesso campo e quella vittoria rappresentò la salvezza della grecità della Sicilia e così dell’occidente e dell’Europa.

Ma non fu l’unica volta che i nostri destini si misurarono sullo stesso fronte.

Tanti secoli dopo, e cioè appena ieri, sia Gela che Termini Imerese, così come anche questa volta Siracusa ed Augusta, già Megara, furono accomunate dall’idea di una massiccia industrializzazione che avrebbe dovuto portare ricchezza e sviluppo e che, invece, sia da noi che da voi, è finita, dopo qualche decennio di una certa prosperità, in ruderi e rottami industriali, devastazione del territorio, disoccupazione e disperazione e soprattutto sofferenze, malattie e morti.

Questa, purtroppo, è storia di oggi, ed è ancora una volta una storia comune, quanto mai simile.

E domani?

Chissà che anche il nostro gemellaggio non possa servire a riflettere e valutare assieme, a capire meglio la nostra storia e la nostra essenza e così, chissà, a pensare le scelte più giuste, come avvenne proprio quando  Gelone seppe gettare nella mischia della battaglia la dirompente cavalleria geloa proprio nel momento più opportuno, in modo da garantire ancora per tanti anni alle nostre città, scongiurato il giogo dell’oppressione straniera, libertà e prosperità.

Un caro saluto a tutti,

                                                                             Lions Club di Gela

                                                                                  Il Presidente    .

                                                                            avv. Antonio Gagliano

                                             *      *      *     *     *     *     *

(discorso letto in occasione dell’apertura del convegno di studi sulla “Dignità del reo ed il suo reinserimento“ nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Gela il 27 Novembre 2015)

 

Gela  27 novembre 2015 ;

Illustri Intervenuti, Relatori, Gentilissimi Ospiti, sono ben felice, quale Presidente del Lions Club di Gela, di ringraziarvi per la Vostra partecipazione e, a nome del dr. Francesco Freni Terranova, Governatore del Distretto 108 YB  Sicilia dei Lions Club, di porgere a tutti un saluto ed un augurio di buon lavoro.-

Un grazie al dr. Paolo Fiore, Presidente del Tribunale di Gela ed al Consiglio dell’Ordine degli Ordine Avvocati di Gela  per la preziosa ospitalità e collaborazione ed un grazie particolare ai relatori che si sono assunti l’onere veramente notevole di approfondire argomenti complessi e controversi.

I relatori di stasera, nell’ordine di intervento, sono il  professore  Lillo Fiorello, docente di diritto pubblico presso l’Università di Palermo ma, prima ancora, valente avvocato penalista; l’Avv. Giacomo Ventura, Presidente  della Camera Penale di Gela, componente della commissione giustizia della Camera dei deputati dal 2001 al 2006 nonché, aggiungo, mio predecessore quale Presidente  del Lions Club di Gela); la dr.ssa Lucia Lotti, Procuratore  della Repubblica  di Gela, magistrato sempre attento  alle dinamiche sociali della funzione penale; la prof.ssa Angela Musumeci, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Teramo, autrice di importanti studi in tema di bioetica, di diritti fondamentali e di principio di eguaglianza nell’ambito di una forma statale di tipo federale.

Domani  interverranno la  dr.ssa Gabriella di Franco, direttrice della Casa Circondariale  di Gela e Piazza Armerina, l’avv. Salvatore Psaila componente del gruppo di lavoro dei Lions del distretto  Sicilia su Etica e Legalità, il Prof. Gioacchino Pellitteri, Preside del Liceo Eschilo di Gela, già Senatore della Repubblica.

          Siamo veramente riconoscenti al Dr. Salvatore Cardinale, Presidente  della Corte di Appello di Caltanissetta, che ci ha onorato di assumere la direzione della prima parte dei lavori di questo convegno ed all’ospite veramente d’eccezione, il Prof. Giovanni Maria Flick, Presidente  Emerito della Corte Cost.le, Ministro della Giustizia dal ‘96 al 2001 e, assieme lui, a Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana. Grazie a loro, al loro impegno, alla loro presenza, all’occasione che ci hanno offerto di presentare il libro del prof. Flick “Elogio della Dignità”, abbiamo avuto la possibilità di organizzare questo convegno.

......... Qualcuno un paio di giorni fa mi ha chiesto:  “che c’entra il Lions club con la “Dignità del Reo”?

Una grande organizzazione umanitaria, senz’altro una delle più grandi del Mondo, quali sono appunto i Lions Club, è impegnata nei Paesi più lontani e più in difficoltà in progetti e missioni che costruiscono strutture sanitarie, che organizzano campagne di vaccinazione per milioni di bambini, che sostengono i disabili e prevengono la cecità e tutto questo fa cercando di dare un contributo di servizio per contrastare le sofferenze, le tante povertà, animati da un sentimento che il nostro Presidente Internazionale ha voluto riassumere proprio nel motto “Dignità, Armonia, Umanità”.-

Ebbene, per rispondere alla domanda di poc’anzi, crediamo anche di doverci impegnare per avversare povertà, miserie che stanno a noi molto più vicine, che sono proprio dentro noi stessi e che sono fatte di pregiudizi, di sentimenti di disprezzo e di vendetta, proprio come quelli che, specie in momenti in cui sentiamo più a rischio la nostra sicurezza, nutriamo verso chi abbia violato le regole di convivenza, verso chi stia espiando, o abbia già espiato, una pena.

Dobbiamo vincere queste nostre miserie d’animo, e renderci invece conto che se il detenuto, se il reo vivrà in carcere condizioni di abbrutimento, di disumanità, si otterrà che la società, finita l’espiazione, avrà restituito un bruto, non certo un uomo che possa reinserirsi nella convivenza civile e, ancora, che se la segregazione dentro le mura del carcere rimarrà la principale forma di riparazione del delitto, mai riusciremo a far si  che chi abbia sbagliato possa riprendere le normali, positive relazioni umane e sociali.

Né possiamo continuare ad ignorare il “dopo” carcere, il destino che riserviamo a queste persone dopo l’espiazione della pena.

Invece che operare per il loro reinserimento, perché abbiano opportunità di vivere onestamente, di contribuire, col lavoro e con la solidarietà, alla vita civile, abbiamo costruito muri alti, catene ancora più tenaci di quelle che si trovano dentro il carcere.

Guardiamo con sospetto, e magari perseguiamo per vari inafferrabili illeciti di presunta contiguità o fiancheggiamento, quell’imprenditore che abbia avuto l’idea di assumere, di far lavorare chi sia stato condannato per reati ostativi, impediamo che quei condannati possano accedere a varie forme di sussidi, persino ad attività assistenziali di pubblica utilità. Insomma, lì condanniamo alla più cinica emarginazione, decretiamo la loro morte civile perché li priviamo di ogni dignità, negando loro ogni possibile opportunità di riscatto.

Ci rinchiudiamo  dietro esigenze di sicurezza, paventiamo inesistenti rischi per l’ordine  sociale e troviamo così una giustificazione, invero solo apparente, alla nostra ignavia o, peggio, al nostro malcelato sentimento di vendetta che vorrebbe vedere costoro destinati alla perenne ignominia, alla eterna sofferenza, ad una condizione di vita assolutamente indegna, irrispettosa persino degli stessi sentimenti di umanità che pure dovrebbero albergare in tutti i nostri animi.

 

E’ invece il rispetto, la considerazione della dignità della persona, sia come presupposto di libertà e di diritti fondamentali che come limite alla sua autonomia a tutela della pari dignità sociale, che può indicarci il giusto punto di equilibrio, la chiave di volta che ricomponga l’eterno dissidio tra libertà e autorità, tra diritti dalla persona ed esigenze di sicurezza.-

Per questo abbiamo voluto organizzare questo incontro sulla Dignità ed abbiamo raccolto con grande onore l’invito a presentare il libro del prof. Flick, che dobbiamo anche ringraziare per essersi prestato ad intervenire su di un tema specifico, quale quello della dignità del reo, che è molto più “ristretto”, più angusto rispetto agli spazi, ben più ampi e generali e ben più alti, che egli affronta  nel suo volume.

Tuttavia, abbiamo voluto egualmente chiedere all’insigne maestro, all’illustre autore di scendere su questo campo sia per l’interesse che esso suscita negli operatori di giustizia, sia per il particolare impatto che esso assume in una realtà, come quella di Gela, in cui è percentualmente molto alto, e di grande rilevanza  sociale, il numero di soggetti in lunga espiazione di pena, spesso di tipo “ostativo”, o che hanno finito di espiarla e che affrontano la sfida del reinserimento. Ed ancora lo abbiamo chiesto perché, mi sia consentito esprimere una personale opinione, crediamo che proprio l’esecuzione penale, il carcere ed ancor più il post-carcere, possa costituire un formidabile banco di prova, un terreno ottimale di verifica della idea di dignità che Il prof. Flick nel suo testo ci propone, e che ci affascina, quale ponte, quale collegamento, tra passato e futuro, tra eguaglianza e diversità, tra individuo e società, e così tra libertà ed autorità, tra diritti fondamentali della persona e sicurezza della comunità, un principio di dignità che possa far da bussola per raggiungere un punto di equilibrio tra i diversi valori costituzionali, nella prospettiva di un “diritto mite”, che si sia finalmente affrancato dalla prigionia di un solo valore.

Un equilibrio che è anche un metodo, un percorso e che deve muovere dalla capacità di indignarsi, dì provare vergogna per tutte le mortificazioni della dignità della persona che in ogni momento possiamo constatare, ma che non può certo esaurirsi nella sola indignazione perché deve procedere a costruire condizioni di dignità, in concreto, facendo ciascuno la propria parte, anche solo una piccola parte.

Per questo noi del Lions Club di Gela, in occasione di questo convegno, abbiamo pensato di offrire  la nostra disponibilità ad intervenire, a nostre spese, per il recupero, con una manutenzione e la seguente pulizia,  di uno spazio pubblico in condizioni di degrado ed intendiamo eseguire tale intervento affidandone i lavori proprio ad un’associazione  o cooperativa di ex detenuti ai quali non vogliamo certo fare alcun regalo, ma con cui vogliamo  pattuire, tra “boni viri”, una prestazione di servizi in cambio di una giusta mercede, perché essi abbiano una opportunità, seppur modesta per valore economico, di mettersi in mostra quali dignitosi cittadini che sanno, come gli altri, operare nel giusto e fare bene l’onesto, dignitoso lavoro.

avv. antonio gagliano, presidente Lions Club Gela

 

*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *

 

(discorso letto in occasione dell’apertura dell'Apertura dell'Anno Sociale 2016-2016  il 17 Ottobre 2015)

 

Club di Gela
anno sociale 2015-2016

 

 

Gela 17 ott. 2015;
Amiche ed amici Lions, autorità civili e Lionistiche,
gentili graditissimi ospiti,
Ha un senso, al giorno d’oggi, spendersi, impegnarsi nell’associazionismo
senza secondi fini, nella solidarietà, nel servizio disinteressato verso
gli altri?
Ha un senso uscire dal proprio guscio, guardare oltre le cose che ci
riguardano quando a noi è dato vivere in una società sempre più cupa,
impaurita, disillusa, intollerante, forse persino abbruttita da diffusi
sentimenti di odio, ostilità tra i popoli, tra i gruppi, tra le singole persone?
Mi ha affascinato l’immagine che il Presidente Internazionale dei
Lions Club ha proposto per spiegare, con una metafora, il significato del
nostro impegno e, così, il tema che ha scelto per questo nuovo anno
lionistico.
Quelle migliaia di piccole gru, quegli stormi di uccelli migratori così
eleganti e coraggiosi che d’inverno attraversano ad 8000 metri di altitudine
la catena dell’Himalaya e che tra quelle immani vette affrontano venti gelidi
ed impetuosi oltre l’immaginabile, raggiungeranno la loro meta solo se
sapranno procedere in collaborazione ed armonia tra loro, formando in
migliaia nel cielo una grande “V”, in modo che ognuno troverà riparo
dall’aria tagliente nella scia dell’altro compagno di viaggio, e così, quello più
avanti a tutti, fenderà per primo il vento con gran fatica ma renderà più lieve
il volo degli altri che a loro volta, ancor prima che si sarà sfiancato,
rileveranno il suo posto e gli faranno da riparo così dandogli modo di
rinfrancarsi e continuare il viaggio.
Ogni piccola gru contribuisce all’armonia del volo dell’enorme stormo,
è un esempio di grande dignità perché riceverà un aiuto pari a quello
che riesce a dare agli altri e rappresenta un modello di compenetrazione, di
compassione e solidarietà dell’uno verso l’altro, come se proprio nutrisse
CLUB DI GELA
autentici sentimenti di umanità.
Quelle piccole gru che sfidano le vette dell’Himalaya potremmo
essere noi, anzi dovremmo riuscire ad esserlo, partecipi di un volo, di un
disegno perfetto di Dignità, Armonia, Umanità.
E’ questo il tema del nostro anno sociale: Dignità, Armonia, Umanità
ed è quello che dovrà ispirare le azioni, le iniziative di ognuno di noi
all’interno del nostro club. E dovrà muovere l’agire di ogni club Lions nella
prospettiva di aiuto, di servizio, di collaborazione verso gli altri, sia che
vivano nella nostra stessa comunità, sia che facciano parte di popoli lontani,
tanto diversi ma non meno degni di un’esistenza libera dal bisogno e
dall’oppressione.
Noi Lions, in quasi cento anni di storia che ci hanno visto diventare,
con i nostri 1,4 milioni di soci in 206 Paesi del Mondo e con la nostra
Fondazione Internazionale, la prima organizzazione non governativa che
promuove e sostiene progetti umanitari globali e locali su vasta scala,
abbiamo sempre cercato proprio attraverso i service, proprio seguendo il
nostro motto “we serve”, di fare qualcosa di buono per vivere in un mondo
di pace ed armonia tra le persone e tra i popoli, che garantisca a tutti una
condizione di dignità e che sappia far coltivare i più forti, autentici
sentimenti di umanità e di fratellanza universale.
I “service”, i servizi dei Lions nei Paesi e tra i popoli più poveri
costituiscono un patrimonio quasi centenario di cui essere orgogliosi: le
campagne internazionali per donare la vista, con la prevenzione e la cura o
anche con gesti molto semplici quali la raccolta di occhiali usati, per la
massiccia vaccinazione contro il morbillo, le campagne per la costruzione di
case per i disabili o per la messa a dimora di alberi che facciano argine al
deserto, devono continuare a ricevere il nostro massimo sostegno.
E così le azioni che ci proponiamo di svolgere proprio nella comunità
in cui viviamo, rivolte a tendere una mano all’escluso, al reietto, a
considerare la sua condizione di degno anche con le sue colpe, o ancora le
iniziative volte a mettere in luce i valori, le ricchezze della nostra terra, della
nostra gente, i nostri miti così come le realtà artistiche, ambientali, storiche
di questa nostra Sicilia, le sue potenzialità immense che devono dare
speranze alle più giovani generazioni, devono vedere impegnato, orgoglioso
partecipe ogni socio del nostro club.
Volgere lo sguardo verso questi nostri tesori, richiamarne l’attenzione
CLUB DI GELA
e diffonderne la conoscenza sarà come ritrovare armonia tra noi e la nostra
terra, e la nostra storia. Noi cercheremo di farlo attraverso tante piccole, ma
spero efficaci, azioni.
E questa armonia dovrà costituire il tratto della vita del nostro club, del
rapporto di ognuno di noi verso l’altro. Un’armonia che va nutrita con
l’amicizia, col culto dell’amicizia che sola può costituire linfa di tante
braccia, di tante voci, di tante energie ed intelligenze che assieme riescano a
dare agli altri, a servire gli altri.
Un’amicizia che va costruita, irrobustita attraverso tante occasioni
diverse e varie, anche per condividere momenti di evasione, comuni
passioni o interessi. E’ la forza che deriva dalla solidarietà amicale, nutrita
anche dalla condivisione di momenti lieti, che consente di dare ancora di
più, di servire ancora meglio, di trovare collettivo entusiasmo e generosità.
Di certo noi non possiamo credere di poter cambiare il mondo, ma
possiamo pensare di operare bene assumendo valide e concrete iniziative,
offrendo il nostro aiuto a chi ne ha bisogno e sviluppando il sentimento
della comune solidarietà.
Insomma, essere lions è uno stile di vita, è un impegno messo in atto
da persone semplici, che va rinnovato ogni giorno attraverso la buona
disposizione e la costante partecipazione: il lionismo offre la possibilità di
distinguersi, di essere migliori e di esempio nella comunità.
Più solidarietà e più servizio, magari a costo di qualche rinuncia, per
rendere tangibile il senso della misura e della sobrietà che realizzi la
sostanza nella giusta forma.
E così, se col nostro servizio agli altri non avremo cambiato del tutto il
mondo, senz’altro avremo cambiato, ed in meglio, almeno noi stessi dando
un piccolo ma armonioso, degno, umano contributo al nostro vivere civile.
Auguri, Buon anno lionistico a tutti noi.
Lions Club di Gela
Il Presidente .
avv. Antonio Gagliano

Notizie da Lions Clubs International
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