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Discorso di apertura

di Marcello Ciotti*

Aprilia (Latina), Ristorante Boccuccia, 5 febbraio 2017

Buonasera a tutti. Buonasera alle Autorità. Buonasera al nostro Governatore, Eugenio Figorilli, cui mi lega una lunga amicizia ed una altrettanto lunga militanza nella Lega italiana dei diritti dell’uomo.

E un caro saluto anche a tutte le autorità lionistiche e a tutti i Lions: ci onorate con la vostra presenza.

Dunque, stasera nasce ufficialmente questo Club: Roma litorale sud, Villa imperiale-Forte Sangallo, una denominazione lunghissima ma che, per economizzare altro spazio, non vede inserito il riferimento ad Ardea.

Eh , sì ! Il nostro club opererà anche nella terra dei Rutuli! Sapete che, sommando gli abitanti dei tre centri, si superano le 150mila unità, alla pari, almeno numericamente di città come Cagliari o Foggia, ma superiore a città prestigiose come Ferrara, Arezzo, Siracusa e via dicendo.

Noi non vogliamo assolutamente montarci la testa, anzi. Sappiamo che, così, si moltiplicano gli impegni ma siamo coscienti delle nostre forze. A tal fine, stasera insieme a voi, consentiteci di aprire una parentesi romantica o retorica: vogliamo, infatti, accendere simbolicamente una fiamma che dovrà illuminare il nostro cammino e scaldare i nostri animi, aiutandoci ad agire per il bene comune. Sarà facile alimentare questa fiamma: basterà tenere sempre presenti i principi fondamentali del Lionismo, collaudati da un secolo di feconda attività in tutto il mondo.

Dunque, come Lions, serviremo le nostre comunità, prendendo parte attiva allo sviluppo civico, sociale, culturale di tutti. Perché, e qui mi rivolgo alle Autorità presenti, questa è la nostra unica meta, ovvero portare la luce della conoscenza, affinché un numero sempre crescente di cittadini possa capire, partecipare e progredire.

Questo sarà il nostro unico compenso!

Immagino, adesso, che vogliate sapere come si concretizzerà il nostro lavoro.

Beh! Intanto, tenendo sempre in mente un pensiero di Hegel: “Possiamo dirci liberi solo se tutti lo sono” il che equivale a dire che non possiamo mai abbassare la guardia.

E poi , usando a piene mani il buon senso, che dovrebbe essere il motore di ogni azione umana .

Il nostro programma, allora ! Lo descriverò molto in sintesi sia per non tediarvi, sia anche per non sciupare molte sorprese!

Conferenze, dibattiti, interventi diretti nelle scuole e tra la gente, in strada.

Ci occuperemo della sicurezza degli edifici scolastici. Nelle scuole terremo lezioni, stimolando la ricerca e la lettura; ma faremo anche educazione e prevenzione sanitaria ed alimentare. A questo proposito, tra i nostri Soci vi sono alcuni medici e, così, con l’accordo delle autorità, faremo delle giornate dedicate allo screening di molte importanti patologie.

Ci occuperemo degli anziani, ricordando a tutti, a cominciare dalle famiglie, che essi sono persone a pieno titolo e non degli appestati da isolare oppure fardelli inutili. Al contrario, gli anziani sono portatori di un enorme patrimonio di conoscenze ed esperienze ma, in molti casi, sono preda di quella che non esito a definire una eutanasia strisciante (solitudine).

Ma, a proposito di patrimoni culturali negletti: da alcuni anni siamo bombardati, ossessionati da falsi miti. Il mondo reale deve cedere il passo ad una realtà virtuale preconfezionata. In questo modo, subdolamente, ha preso piede una tendenza negazionista che impone un relativismo globale, iniziando proprio dalle nostre radici culturali che vengono minimizzate. Ebbene, nei nostri interventi, noi vogliamo e dobbiamo difendere e far sopravvivere tutto quello che abbiamo creato nel corso dei secoli e che costituisce la nostra identità come singoli e come popoli. Non vogliamo cedere a chi vuole costringere l’umanità ad essere schiava di un presente già molto nebuloso e con un futuro incertissimo per le nostre libertà.

Noi vogliamo collaborare per bloccare questo processo neo-oscurantista.

Come lo faremo, con quali intendimenti? Lo potete facilmente capire grazie ai simboli che abbiamo scelto per il nostro guidoncino: la Villa imperiale ed il Forte Sangallo.

La Villa o Palazzo imperiale, che tutti chiamano villa di Nerone, in realtà è stata fatta edificare da Cesare Ottaviano il quale, proprio qui ad Anzio ricevette da una delegazione del Senato, l’appellativo con il quale è poi passato alla storia: Augusto .

Ed è proprio al periodo augusteo che noi guardiamo, un periodo che, dopo decine e decine di anni di lotte intestine, sfociò in un’epoca di pace, caso raro se non unico nella storia di Roma. E sotto la guida di Augusto, sintesi del buon governo, furono fatte importanti riforme e rifiorirono la cultura e le arti.

Per questo noi vorremmo aiutare a preservare ed irrobustire lo sviluppo sociale e culturale che sono il lievito del progresso.

Associato alla Villa imperiale, vedete il Forte Sangallo di Nettuno, costruito all’inizio del 1500 dall’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio. E’ un mirabile esempio di quegli edifici che, nel corso dei secoli, hanno abbellito e resa immortale l’Italia. Il Forte difendeva dai nemici interni, che non mancavano mai; ma era anche un baluardo contro le scorrerie dei Saraceni. Un problema, quest’ultimo, che sotto aspetti diversi si ripropone anche oggi. Infatti, utilizzando con sagacia la guerra scismatica in corso nell’Islam, tra sunniti e sciiti, qualcuno ne approfitta per diffondere tra noi il terrore e l’insicurezza.

Ma noi vogliamo guardare sempre avanti. Non vogliamo ipotecare il nostro futuro!

Voglio concludere in bellezza con una doverosa citazione che mi riempie di piacere e orgoglio: quella, cioè, del Club nostro padrino: il Pantheon.

Noi vi ringraziamo sia per la vostra iniziativa, sia per i tanti consigli che ci avete elargito con grande lungimiranza e vi possiamo assicurare che avete fatto un ottima scelta. Non lo dico per presunzione, ma solo perché conosco le forti motivazioni che ci hanno portato in questa grande associazione, anche se spero di usare presto il sostantivo Famiglia.

Il nome Pantheon, dunque .

Edificato anche questo durante il principato di Augusto, il Pantheon è un illuminante esempio di liberalismo totale: creare un tempio dove accogliere tutte le religioni, è, infatti, un segno di grande lungimiranza, un segno di rispetto per tutte le concezioni di vita create dagli uomini nei loro tentativi di entrare in contatto con il sovrannaturale.

Fin qui vi ho illustrato alcuni dei principi cui ci ispiriamo. Posso così dire, riassumendo che ci poniamo in difesa delle radici culturali, nel rispetto di tutti, senza alcuna contrapposizione ideologica o religiosa.

Stessa posizione assumeremo nei confronti dell’immigrazione, l’altro grande problema dell’Italia e dell’Europa. Useremo il dialogo, la fermezza e l’informazione sia nei confronti degli immigrati che degli italiani. Agli uni per illustrare il nostro mondo e le nostre leggi. Agli altri, per evitare reazioni violente, dettate da tentazioni xenofobe.

Amici Lions, lavoriamo compatti, evitando particolarismi dannosi e che sono anche inutili.

Uniamoci e, nella gioia di servire, facciamo prosperare le nostre città e il nostro Paese.

*presidente Lions Club Roma Litorale Sud 

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