Meetings

Collaborazione per prevenzione sanitaria

Presso il “Centro di Ascolto” S. Chiara

 Napoli

 Coordina il Socio Dott. Pietro Micheli

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Incontro con il Prof. Andrea Ballabio

Direttore del TIGEM -  (Telethon Institute of Genetics and Medicine)

2 dicembre 2008

C.N.R., Via Castellino, Napoli

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 Patrocinio al corso seminariale su

“Giornalismo e fotogiornalismo”

Napoli, Novembre ’08 - Aprile ‘09

A cura del Socio Prof. Antonio Virgili

 

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 Per il sorriso di un bambino

14 dicembre 2008

Università Partenope, Via Acton, Napoli

 

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L’ Uomo e l’ Ambiente

Un messaggio di vita in un mondo che cambia

5 febbraio 2009

Chiostro di S. Chiara, Napoli

 

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Educazione alla Sicurezza stradale

In collaborazione con la Polizia Stradale

 

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“I bambini non vedenti”

Proposta di collaborazione con l’UNIVOC

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Inaugurazione, a Sarno, il 30 aprile 2009, del

Centro Polifunzionale e giardino “Melvin Jones”

un progetto promosso dai Lions Clubs a seguito

della alluvione che colpì Sarno il maggio 1998.

 Tra le caratteristiche è la restituzione alla fruizione sociale

di un bene espropriato alla criminalità organizzata.

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V Anniversario della

“Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea”

Convegno dei Lions Clubs – Distretto 108YA

18 aprile 2009,  Napoli

Prof. Ermanno Bocchini – Direttore Internazionale

 

 

  La Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea è l’ennesima sfida che i Lions Clubs, e tutti coloro che si riconoscono nei principi da essi condivisi, portano ad una Italia che sembra aver dimenticato sia la propria storia che i suoi valori fondanti e ad una Europa che appare in preda ad una crisi strisciante di identità e di obiettivi.        La Carta, una iniziativa del Direttore Internazionale Ermanno Bocchini, fu approvata a Roma il 2 ottobre 2004 dai rappresentanti dei Lions di 19 Paesi, tra i quali l’Italia, e registra ora il suo V Anniversario.

  Il primo articolo della Carta entra subito nel vivo della questione: “Ogni cittadino europeo ha doveri  sociali umanitari verso la comunità europea nella quale vive e lavora”.    Questa breve affermazione sconvolge, come un forte colpo di vento, cumuli di vuote parole e teorie che appaiono a volte solo sterili giochi basati esclusivamente sul denaro.  

 Si affermano, in stretta sequenza: il senso di appartenenza ad una comunità europea, che non è solo un insieme di trattati ma duemila anni di sofferta storia comune;  i doveri –ma potremmo chiamarle norme comuni- che la società non può non imporre per garantire una civile convivenza;  la socialità umanitaria di essi –affermazione eretica in un clima di pseudo liberismo che pone il denaro quale principio unico-;  non ultimo la semplice concretezza dei luoghi nei quali viviamo e lavoriamo.        

  L’articolo 2 fonda la cittadinanza sul pluralismo, la sussidiarietà e la solidarietà, tutelando i diritti umani fondamentali, promuovendo la partecipazione e avendo attivo interesse al bene comune.             L’articolo 3 pone quale obiettivo primario della cittadinanza europea uno spirito di maggiore comprensione tra tutti i popoli europei e cercando di rimuovere le cause delle incomprensioni (articolo 4).            L’articolo 5 pensa –finalmente, diremmo- ai giovani, alla loro formazione, al senso di appartenenza e di orgoglio nell’essere parte determinante del futuro.  

   Le parole e la loro forza si commentano da sole.   Però, alla luce di quanto ci circonda, sembrano purtroppo estranee a molti, se non a troppi.       La forza dirompente del loro uso, l’ardire di credere nelle implicazioni morali di esse, il tornare ad accettare la sfida del futuro, sono un evento oramai anomalo sia nel  panorama europeo che –in maggior misura- in quello italiano, spesso alla deriva di una crisi di identità storico-culturale che si manifesta anche attraverso il parossismo dei localismi miopi.    E’ questa una fase particolare della storia europea, nella quale l’invecchiamento demografico porta a trascurare l’investimento sui giovani.  L’incontro con la altre culture alimenta timori e chiusure, anziché favorire quello spirito di ricerca e conoscenza che ha caratterizzato i popoli europei.   La corta memoria storica fa dimenticare i forti valori laici per i quali intere generazioni hanno lavorato ottenendo lusinghieri successi giuridici e sociali oggi invidiati da molti popoli extraeuropei.

   La manifestazione del giorno 18, ben riuscita da un punto di vista organizzativo, gremita di partecipanti e con la importante presenza di rappresentanti dei Lions Clubs di altri Paesi europei (significativa quella della Turchia) è stata forse un evento ancora piccolo, rispetto alla grande portata dei temi, ma sicuramente dalle grandi potenzialità, offrendo ad un pubblico più vasto l’invito a condividere gli Scopi dei Lions Clubs.    Non ultimo, la scelta di Napoli, città dalle tradizioni illustri e colte ma che viene spesso relegata a ripetitive immagini stereotipate, una sfida nella sfida.

 

                                                   Antonio Virgili

                                                     Lions Club Napoli Europa Gianpaolo Cajati

 

 

 

Il testo dei sei Articoli della

 Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea:

 

Art. 1

Ogni cittadino d’Europa ha doveri sociali umanitari verso la comunità europea nella quale vive e lavora.

 

Art.2

La cittadinanza umanitaria europea è espressione dei principi del pluralismo, della sussidiarietà sociale e della solidarietà umanitaria e si esercita a tutela dei diritti umani fondamentali, realizzandosi attraverso la effettiva partecipazione di tutti i cittadini europei alla organizzazione solidale e sociale della comunità,prendendo attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale del continente europeo.

 

Art. 3

Costituisce obiettivo primario della cittadinanza umanitaria europea promuovere uno spirito di maggiore comprensione tra tutti i popoli del continente attraverso il superamento di tutti gli ostacoli di ordine sociale, economico e civile che si frappongono alla civile comprensione.

 

Art. 4

La realizzazione di questo impegno fondamentale deve svilupparsi attraverso la consultazione permanente di tutti i Lions Clubs dei 123 Distretti Europei, nelle forme e modalità che saranno successivamente indicate dal Consiglio di Cooperazione Europeo, al fine di creare una libera ed aperta discussione su tutti i problemi di carattere comune, nell’intento di promuovere il valore dei beni culturali, artistici ed architettonici, rimuovere la cause delle incomprensioni, aiutare i meno fortunati ad avere una qualità di vita migliore e stabilire le premesse indispensabili per modelli di convivenza civile in pace e libertà.

 

Art. 5

E’, inoltre, obiettivo primario della Carta promuovere la formazione permanente dei giovani attivando confronti ed interazioni tra i sistemi educativi, favorendo il senso della appartenenza e dell’orgoglio nell’essere parte determinante del futuro, fondato sulla capacità di dire non ad ogni forma di devianza e di inquinamento fisico,sociale e morale.

 

Art. 6

E’ istituito un osservatorio permanente per la promozione delle attività della Carta e per dare attuazione ad essa in tutte le sedi istituzionali internazionali compete tenti nell’ambito della Comunità Europea.

 

Firmato a Roma, il 2 ottobre del 2004

 

Il Consiglio Europeo dei Presidenti dei Consigli dei Governatori di

 

Italia – Svezia – Svizzera – Francia – Norvegia – Inghilterra – Danimarca – Finlandia – Olanda – Germania – Belgio – Lussemburgo – Austria – Portogallo – Spagna – Grecia – Turchia – Polonia - Islanda

 

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                                                    Estratto dal

                              VERBALE ASSEMBLEA ORDINARIA

del 20 aprile 2009 

 

 Il giorno 20 aprile 2009....... si è riunita l'Assemblea Ordinaria dei soci del  Lions Club Napoli Europa "Gianpaolo Cajati" , sono presenti i soci...........     Hanno giustificato la loro assenza i soci......

 

Ordine del giorno :

1) Nomina delegati al Congresso Distrettuale 8-9-10  maggio  - Sorrento

2) Elezioni Presidente Consiglio Direttivo anno sociale 2009-2010

3) Eventuali e varie

  

   La presidente constatata la validità dell' Assemblea, passa al 1° punto dell' o.d.g.: nomina delegati effettivi al  Congresso Distrettuale, danno la loro disponibilità i soci  Ottavia Grieco Cajati, Pietro Micheli, Natalino Avena; delegati supplenti i soci : Triunfo Vincenzo, Debora Cozza, Teresa Ianniello.

La presidente passa al 2° punto dell'o.d.g. : Elezione Presidente e Consiglio Direttivo del Lions Club Napoli Europa "Gianpaolo Cajati "  anno sociale 2009-2010 .

Si passa alla votazione del Presidente e del  Consiglio Direttivo per l' anno sociale 2009-2010:

 

 PRESIDENTE :  OTTAVIA GRIECO CAJATI

1° V.P. ADELE BAVA VITTORIA

2° V.P. GIOVANNI GARGIULO

3° V.P. FRANCESCO VITALE

SEGRETARIO : NATALINO AVENA

TESORIERE : MARIA TRIUNFO CANTA

CERIMONIERE : FABIANA TRAPANESE

CENSORE : ANTONIO ROCCO

 

COMITATO SOCI :

PRESIDENTE : PIETRO MICHELI - COMPONENTI : CONSIGLIERE  ENZO TRIUNFO, CONSIGLIERE FRANCESCO PASANISI.

 

COMITATO REVISORE DEI CONTI :

PRESIDENTE : VINCENZO VALLETTA  - COMPONENTI : CONSIGLIERE BARTOLO DEQUERQUIS, MARCELLO PASTORE

 

CONSIGLIERE ADDETTO STAMPA : NIVES CRESCITELLI GENOVESE

 

CONSIGLIERI : AIDA AUTIERO VANGONE, CATERINA COLAMONICO ROCCO, FORTUNA FERRANTE, FERNANDO LONGO, CARLA CUOMO, TERESA IANNIELLO, VALERIO PAUDICE, MARCO ROMEO, ROBERTO ROTOLO, ROSARIO TERRACCIANO, GIANLUCA SORGENTI DEGLI UBERTI, GIANFRANCO MINERVINO, ANTONIO VIRGILI.

 

L' Assemblea dei Soci del Lions Club Napoli Europa Gianpaolo Cajati,......, per acclamazione approva .

 La presidente Ottavia Grieco Cajati nel ringraziare per l'affetto e la stima che i soci hanno  dimostrato nei suoi riguardi fa delle riflessioni sul Codice dell'Etica Lionistica e sugli Scopi della più grande Associazione di services del mondo, esorta i " vecchi " soci ad essere Lions mentori per i nuovi soci.

La presidente rivolge apprezzamenti ai soci Natalino Avena e Roberto Rotolo che invitati a candidarsi a vice presidenti del club hanno declinato l'invito esprimendo il desiderio di sviluppare maggiormente il loro impegno nei confronti del Club e dell' Associazione prima di assumere ruoli di responsabilità e di leadership sempre maggiori.

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